Quasi non ci facciamo più neanche caso e oggi diamo per scontato che un orologio da polso possa resistere alle infiltrazioni dell’acqua, ma alle spalle di questa conquista vi sono anni e anni di ricerca che come risultato hanno restituito vere e proprie “corazze” così resistenti da far invidia persino ai mezzi blindati militari più avanzati. Tra i primi orologi impermeabili mai costruiti si ricordano gli Omega Marine e il Cartier Tank “Étanche” in grado di opporre resistenza alle infiltrazioni dell’acqua nonostante le loro casse fossero di forma rettangolare. Ogni angolo è molto più vulnerabile alla pressione esercitata dall’acqua di quanto invece avvenga con una cassa a forma circolare. Ma la vera rivoluzione per l’impermeabilità arriva nel 1926 da Rolex con il brevetto della famosa cassa Oyster che presentava una forma tonda con corona e fondello avvitati.
Rolex DEAPSEA SPECIAL
Il record d’immersione assoluto per un orologio appartiene sempre alla Rolex ed è del gennaio 1960 ottenuto con il modello DEEPSEA SPECIAL che, legato alla chiglia del battiscafo Trieste guidato dall’ingegnere ed oceanografo svizzero Jaques Piccard e dal luogotenente della Marina statunitense Don Walsh, raggiunse nella Fossa delle Marianne la profondità di ben 10.916 metri. Si trattava però di un prototipo che per resistere a quelle pressioni presentava un cristallo curvo e sporgente talmente pesante da rendere impossibile la sua portabilità. Fu comunque un impresa memorabile, tra l’altro teoricamente impossibile da migliorare visto che in natura non si è a conoscenza di una zona più profonda in tutto il nostro pianeta.
Omega Seamaster Plan Ocea |
IWC Aquatimer
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