mercoledì 22 giugno 2011

Orologi subacquei

       Omega Marine 1932


Quasi non ci facciamo più neanche caso e oggi diamo per scontato che un orologio da polso possa resistere alle infiltrazioni dell’acqua, ma alle spalle di questa conquista vi sono anni e anni di ricerca che come risultato hanno restituito vere e proprie “corazze” così resistenti da far invidia persino ai mezzi blindati militari più avanzati. Tra i primi orologi impermeabili mai costruiti si ricordano gli Omega Marine e il Cartier Tank “Étanche” in grado di opporre resistenza alle infiltrazioni dell’acqua nonostante le loro casse fossero di forma rettangolare. Ogni angolo è molto più vulnerabile alla pressione esercitata dall’acqua di quanto invece avvenga con una cassa a forma circolare. Ma la vera rivoluzione per l’impermeabilità arriva nel 1926 da Rolex con il brevetto della famosa cassa Oyster che presentava una forma tonda con corona e fondello avvitati.


                                                                                                                  Rolex DEAPSEA SPECIAL
Il record d’immersione assoluto per un orologio appartiene sempre alla Rolex ed è del gennaio 1960 ottenuto con il modello DEEPSEA SPECIAL che, legato alla chiglia del battiscafo Trieste guidato dall’ingegnere ed oceanografo svizzero Jaques Piccard e dal luogotenente della Marina statunitense Don Walsh, raggiunse nella Fossa delle Marianne la profondità di ben 10.916 metri. Si trattava però di un prototipo che per resistere a quelle pressioni presentava un cristallo curvo e sporgente talmente pesante da rendere impossibile la sua portabilità. Fu comunque un impresa memorabile, tra l’altro teoricamente impossibile da migliorare visto che in natura non si è a conoscenza di una zona più profonda in tutto il nostro pianeta.



Omega Seamaster Plan Ocea
Fu un esercizio che servì più che altro ad accumulare esperienza: è noto che normalmente un orologio subacqueo viene utilizzato da un sommozzatore a profondità che non arrivano ai 50 metri nonostante già le norme ISO 6425 siano in grado di assicurare un impermeabilità minima di 100 metri. Ai nostri giorni le prestazioni d’ impermeabilità base superano di molto l’ effettiva necessità di un utenza, anche professionale: Il  Rolex Submarine è certificato per resistere a 300 metri e Omega Seamaster Planet Ocean raddoppia arrivando a 600 metri. I numeri crescono rapidamente: I giapponesi, storicamente bravissimi nel realizzare modelli impermeabili, propongono a prezzi più che abbordabili, un grandissimo numero di orologi in grado di garantire una tenuta stagna anche di 1.000/1.200 metri. A profondità di 2.000 IWC si impone con Aquatimer 2.000; scendendo ancora di 1.000 metri, a 3.000 troviamo il Breitling Avenger Seawolf. Di certo esistono anche i casi estremi dove si mette in evidenza la capacità dell'uomo.  A questa categoria di subacquei estremi appartengono il Bell& Ross Hydromax certificato per 11.000 metri e il Sinn UX (EZM 2B),  collaudato per 39.000 piedi, che corrispondono a ben 12.000 metri di profondità
           






                                            IWC Aquatimer
                                                                                                                         

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